Discutevo qualche giorno fa su un forum a proposito delle procedure di ritocco/miglioramento delle foto, ovvero quali passi seguire per ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. I programmi di editing che permettono queste modifiche sono molti: il gratuito Gimp, il software in bundle della Canon (DPP), il più costoso Adobe Lightroom, il carino e facile iPhoto oppure il programma Apple Aperture, PaintShop Pro e il re di tutti, Photoshop. Un sacco di software insomma. Ma quali sono i passi da seguire per ottenere il meglio da una nostra foto? Beh, tutto dipende dal formato in cui si scatta, come dicevo altre volte. L'ideale sarebbe scattare in RAW, in modo di avere più regolazioni a disposizione, sicuramente più precise di quelle effettuate in macchina. Certo è che io non so se quello che faccio io sia il modo migliore di procedere, anche perché dipende sempre dal tipo di foto e dal programma che si usa. Di seguito cercherò di fornire qualche informazione che mi è stata utile, o almeno scriverò quei passi che io seguo quasi sempre prima di pubblicare/stampare una foto.
  1. Una rapida occhiata. La prima cosa che faccio è dare un'occhiata veloce alle foto che ho appena scaricato. I programmi per fare questo sono i più svariati. Io uso DPP che è veloce e non ha alterazioni di colore che può avere Adobe Bridge - essendo gli spazi colore a volte diversi. Dopo una rapida occhiata d'insieme, riguardo le foto con maggiore attenzione e contrassegno quelle che secondo me sono da tenere e modificare.
  2. Operazioni preliminari (solo RAW). Dopo aver scelto la foto da modificare, la apro con l'apposito software e vado ad operare le correzioni d'insieme, quelle cioè che valgono per l'intera foto. La prima operazione è il ritaglio, cercando sempre di rispettare la regola dei terzi o perlomeno mantenere una simmetria minima. Poi tocca al bilanciamento del bianco; alzo la nitidezza a metà tra il valore massimo e quello minimo, un paio di tacche per il contrasto, qualcosa anche per la saturazione, regolo la riduzione del rumore sia in luminanza che crominanza e qui si aprono due strade. Se la foto è pronta, proseguo con il passo 4. Se invece richiede ancora qualche correzione, allora segue il passo 3.
  3. In profondità (TIFF 16 bit). Per queste operazioni mi avvalgo di Photoshop e del file esportato dal RAW al TIFF a 16 bit, in modo da avere una gamma di colori più ampia, così ho un margine più ampio per le correzioni. La prima cosa da fare è raddrizzare la foto e correggere gli eventuali difetti di distorsione e aberrazione. Poi guardo se ci sono zone della foto che sono troppo scure o troppo chiare. In tal caso vado a correggerle selettivamente con i livelli di regolazione appositi e il pennello, fino a raggiungere il risultato voluto. In questa fase correggo anche eventuali oggetti non desiderati, quali ad esempio i fili elettrici in cielo, antenne poco fotogeniche che spuntano qua e là, eventuali macchie di polvere e cose così. Apporto modifiche anche al contrasto, alle luci e ombre e ad altre cose che mi sembrano non andare.
  4. Ridimensionamento. Una volta ultimato il lavoro di ritocco si passa alla fase ridimensionamento e salvataggio. Ora, questo passo non lo si deve sottovalutare. Almeno io non lo sottovaluto. Infatti io sono molto legato alla qualità delle cose, soprattutto di file audio e video. Preferisco mille volte una foto 800 x 600 a qualità massima che una 3500 x 2500 con qualità bassissima. Quindi quello che faccio io è di mantenere il formato TIFF e ridurre l'immagine alla risoluzione voluta (tipicamente faccio 1000 pixel il lato lungo e 72 dpi). Quando l'immagine è ridotta, la ingrandisco al 100% e applico una leggera maschera di contrasto (l'intensità non supera il 110%, che sarebbe anche tanto per una foto da 1000 px).
  5. Incornicia (opzionale). Questo punto non lo faccio sempre ma solo quando mi pare che alla foto ci stia bene una cornice. Il procedimento per crearla l'ho scritto tempo fa qui.
  6. Salvataggio. È l'operazione finale. La foto, che è in formato TIFF a 16 bit, viene convertita a 8 bit in modo da poterla salvare in JPEG. Io scelgo sempre l'opzione di salvataggio a qualità massima con interpolazione per immagine più morbide. C'è anche l'opzione per le immagini più nitide, ma i risultati non mi piacciono.
Insomma, questi sono i sei passi che stanno dietro a quasi ogni foto che vedete. In media questo procedimento mi porta via 15/20 minuti per foto, ma poi dipende dalla foto. Se va già bene così allora con un paio di minuti me la cavo. Se invece ci vuole un ritocco più approfondito, allora arrivo tranquillamente a 1 ora. Soprattutto quando si tratta di fare bracketing tra due foto, oppure in casi disperati.
Da tenere presente inoltre che io non sono un esperto, ma seguo esclusivamente il mio gusto personale nel fare le cose, per cui anche io qualche volta non seguo questi passi ma vado un po' a naso. Spero che questo elenco possa fornire degli spunti anche a chi, come me, ne sa poco di fotoritocco ma che vuole ottimizzare le proprie foto.

Nota. Solamente il secondo passo richiede l'uso del formato RAW, gli altri si possono seguire benissimo anche con un JPEG, basta avere l'accortezza, prima del punto 3 di convertirlo in un TIFF a 16 bit.