Tuttocittà bandisce un concorso fotografico dal titolo “Eccentricità”: si possono mandare gratuitamente fino a 4 fotografie che ritraggono la propria città in momenti di eccentricità. Leggendo dal regolamento, sono ammesse fotografie “che illustrino i luoghi delle città italiane dove si manifesta l’eccentricità. Può trattarsi di monumenti poco conosciuti, opere architettoniche curiose, scorci paesaggistici osservati sotto una luce particolare, oppure di personaggi insoliti, manifestazioni tipiche, singolari usanze popolari e così via.” Le foto selezionate saranno stampate sull’edizione locale del Tuttocittà.
Chiaramente ci sono delle scadenze da rispettare, che sono diverse a seconda della città. Per quanto riguarda Venezia, il termine ultimo per l’invio delle foto è previsto per il giorno 24 marzo. L’elenco completo delle scadenze lo si può trovare a questo indirizzo.
Potevo io non partecipare? Ovviamente no. Allora sono andato alla ricerca di 4 fotografie di Venezia che fossero in tema, visto che non ho proprio tempo di andare apposta a fotografare. Quindi, finalmente, ho deciso per queste 4 fotografie.

1.
Carnevale di Venezia 2009

2.
The Beauty And The Beast

3.
In Tre

4.
Più nessuno

So che non sono le migliori, ma sono quelle che a mio modo di vedere le cose più si addicono al tema. Ovviamente non vincerò niente, ma tanto è gratis.
Beh, torno alle mie utilissime formule sull’instabilità da ionizzazione. Saluti.


In questi giorni sto provando Adobe Lightroom 2 (versione 2.3 per la precisione). Il software è scaricabile grauitamente dal sito dell’Adobe previa registrazione ed è utilizzabile completamente per i primi 30 giorni. Poi sarà necessario acquistarlo.
Lightroom è un software di ritocco e gestione delle immagini digitali. Il meglio di se lo da con i file RAW, per i quali è stato appositamente progettato. L’interfaccia è molto semplice e tutti i comandi sono a portata di mano. L’area di lavoro è divisa in 4 parti, le cui dimensioni sono modificabili a piacimento: a sinistra c'è una barra dove viene visualizzata la miniatura dell'immagine aperta e una rapida anteprima delle modifiche che si stanno per apportare, oltre che a pulsanti quali “Importa”, “Esporta”, “Carica”, eccetera. In basso ci sono le miniature di tutte le foto contenute nella cartella in uso; in destra, un pannello che cambia a seconda del tipo di lavoro che si esegue - in modalità “Sviluppo”, ad esempio, ci sono tutti i controlli avanzati per la modifica e il ritocco delle foto. Infine in centro, che è la zona più grande, c’è la foto selezionata sulla quale si eseguono le modifiche.
Come accennato, ci sono diverse modalità di lavoro: la modalità “Libreria” permette di tenere organizzate le foto, assegnando nomi, tag, titoli e permette anche piccole modifiche rapide. La modalità “Sviluppo” serve ovviamente a sviluppare i file: qui ci sono tutti gli strumenti indispensabili, assieme ai controlli avanzati organizzati in menu a tendina a seconda delle funzionalità base. Troviamo gli strumenti di base come il regolamento del WB, esposizione, contrasto, recupero alte luci, saturazione e tanti altri; poi ci sono quelli dedicati ai dettagli e alla riduzione del rumore, alla curva di viraggio, alla tonalità e saturazione di ogni canale e/o colore, e altri. La modalità “Presentazione” permette di creare presentazioni in formato JPEG o PDF, includendo pure la firma. La modalità “Stampa” invece è dedicata a tutte le funzioni di stampa delle immagini: si può impostare la risoluzione, ritagliare la foto con le dimensioni desiderate e molto altro. Infine, la modalità “Web” fornisce tutti gli strumenti per creare ed esportare una galleria su un sito web, con molti layout modificabili e personalizzabili.
Per ora ho utilizzato a fondo solamente la modalità “Sviluppo”, vero motivo per cui ho deciso di provare Lightroom. In effetti è molto comodo il fatto di poter gestire tutte le foto in un colpo solo con un solo software, senza doverle aprire ogni volta singolarmente. Ovviamente si possono salvare le operazioni e applicarle sistematicamente a tutte le foto desiderate.
L’interfaccia è molto simile ad Aperture, anche se ho trovato quest’ultimo più lento del suo rivale Adobe, soprattutto su una macchina non troppo performante come hardware. Probabilmente su un Mac Pro non avrebbe problemi.
In ogni caso, la prima impressione di Adobe Lightroom è stata assolutamente positiva. Diciamo che usando solo questo si è forzati a trovare il giusto equilibrio in macchina prima di scattare. Accoppiandolo poi a Photoshop, si ha a disposizione un totale controllo sulle foto. Non male.




La Luna sopra la Piazza

Canon EOS 350D | Sigma 10-20mm HSM @10mm | f/11 | 20 sec | ISO 100

Full Exif.




Più nessuno

Canon EOS 350D | Sigma 10-20mm HSM @10mm | f/16 | 6 sec | ISO 100