Mi sono venuti in mente un paio di tips in generale, che riguardano indirettamente o direttamente la fotografia.
  • Luoghi e costumi. In merito al Carnevale di Venezia, ecco un piccolo elenco di posti dove si possono trovare belle maschere da fotografare. L'elenco varia in funzione dell'ora. La mattina presto, in piazza San Marco, dove si possono ottenere dei bei scatti sfruttando le tante colonne della piazza e la splendida cornice della Basilica. Poi verso le 9-10 comincia ad arrivare la gente, e le maschere si spostano nei dintorni della piazza, per i campi, campielli e e calli. Dopo pranzo, verso le 15, tutti a San Zaccaria, dove si può sfruttare lo sfondo di marmo rosa della chiesa per dei bei ritratti. Un'ora dopo ci si dirige tutti all'imbarcadero e si va a San Giorgio. Qui, se la giornata è bella, i colori delle maschere mischiati a quelli di Venezia sullo sfondo, danno una grossa mano per delle fotografie d'impatto e molto suggestive. Qui a San Giorgio la giornata finisce: alcune maschere le si ritrova la sera in giro per degli scatti notturni, ma la maggior parte si è ritirata in albergo.
  • Dimensioni. Sono riuscito a capire come fare per caricare le foto su Facebook (Fb) senza notevoli perdite di risoluzione,  colori e qualità delle foto. Ecco come fare. Prima di tutto, con un editor per le fotografie, ridimensionate le foto con il lato lungo di 600 pixel, essendo questa la larghezza della foto su Fb. Contrastatela un po', così preverrete l'eventuale perdita di dettaglio e, assieme al contrasto, aumentate anche la saturazione. Una volta che avete la vostra foto, passate all'upload. Ci sono diversi modi per caricare una foto: quello preimpostato fa uso del modulo in Java, che vi chiede l'autorizzazione per "entrare" nell'hard disk del vostro computer. Ecco, se scegliete questa opzione vi ritroverete con una foto pessima. Allora, per evitarlo, guardate sotto la pagina: dovrebbe esserci una scritta (che probabilmente dipende dalla lingua del vostro Fb) che dice più o meno "Trouble uploading photos? Try the simple uploader". Cliccateci e si aprirà una pagina da dove potrete caricare 5 foto alla volta. Ho notato questo io: se scelgo la prima opzione, che sia una foto da 5 Mb o una da 200 kb, ci mette sempre lo stesso tempo* per caricarla. Ovviamente ci mette pochissimo, dal momento che ha ridotto notevolmente la qualità. Se invece scegliete il secondo metodo, vedrete che il caricamento è molto più lungo, quindi significa che la risoluzione è maggiore.
  • Consiglio. A proposito di Fb, un consiglio: mettere la firma se si vuole che le foto caricate siano "inutilizzabili". Infatti le nuove condizioni d'uso di Fb erano che tutti i contenuti pubblicati dagli utenti diventavano automaticamente proprietà di Fb, e che potevano farne l'uso che volevano. Parlo al passato perché pare che siano ritornati alle condizioni d'uso iniziali, anche se comunque, per precauzione, è sempre meglio mettere le mani avanti.

(*)Questo lo dico non perché sto lì a cronometrare, ma perché usando gli iStat sulla barra del menu, vedo la velocità in upload e download. Solitamente con il programmino Java, la velocità di upload è di circa 50 kb/s per un paio di secondi ogni foto. Significa che carica fotografie di circa 150-200 kb. Anche se ne seleziono una da 5 mb. Con il simple uploader, invece, la velocità di upload è di 50 kb/s ma per molti più secondi, il che significa che carica fotografie che pesano di più. 

Ultimamente sono piuttosto fissato con le foto in notturna, anche se finora non sono riuscito a farne nessuna. In realtà sono sempre stato affascinato da questo tipo di fotografia: già con la compattina mi dilettavo in pose assolutamente difficili ed improbabili, causa mancanza di cavalletto. Mi ero persino convinto che cambiando macchina e prendendone una di più grande, che mi stesse meglio in mano, le foto sarebbero venute meglio perché sarei stato più stabile. Ovviamente ignoravo il fatto che è estremamente necessario avere il treppiede. Ma allora ero un povero diavolo, con troppe idee e pure confuse. Ora che sono più vecchio di qualche anno e con qualche esperienza (seppur poche) in più, ecco gli 8 motivi che mi sono venuti mente per cui mi piace la fotografia in notturna.

  1. Notti colorate. Il primo motivo è riconducibile ad un fatto fisico. La sensibilità di un sensore CCD è maggiore di quella dell’occhio umano. O meglio, la dinamica è più ampia. Che vuol dire? Che un CCD “vede” più colori dei nostri occhi. Di notte questo è amplificato dal fatto che ci sono un sacco di luci artificiali, ognuna con una differente temperatura (di colore) che viene riflessa in modo diverso su superfici diverse di colori diversi. La notte è coloratissima.
  2. Ombre e riflessi. La luce artificiale crea ombre e riflessi molto suggestivi e originali, in quanto non è come la luce del sole che “arriva dall’alto”, per cui le ombre che vengono a crearsi non sono affatto scontate. E’ molto bello poter giocare anche con questo aspetto, soprattutto divertente per le cose che vengono fuori.
  3. Effetti invisibili. Poiché le luci artificiali non sono potenti come quella del sole (meno male!), occorrono tempi di esposizione sufficientemente lunghi da catturare abbastanza luce. In condizioni particolari, i tempi lunghi producono degli effetti estremamente artistici ed originali, invisibili ai nostri occhi (a causa della nostra percezione della luce, chiaramente non integrata nel tempo). (1) Il mosso dell’acqua, se integrato nel tempo, appare come una distesa piatta ma striata, un po’ come un budino. (2) In presenza di automobili, un tempo di qualche secondo permette l’apparire di scie colorate (bianche, gialle, blu, rosse), colori che vanno ad aggiungersi a quelli già presenti. Il senso di dinamicità viene così esaltato ed è di sicuro impatto visivo vedere un paesaggio urbano illuminato da queste scie - che possono essere tranquillamente interpretate come le traiettorie delle macchine. (3) Fantasmi: se ci sono persone e queste si spostano all’interno dell’inquadratura, alla fine esse appariranno come figure evanescenti, al limite del paranormale. (4) Altri che non mi vengono in mente.
  4. Stelle. La conseguenza di tempi lunghi di esposizione, come già detto, è la chiusura del diaframma. L’effetto di questo lo si nota sulle luci: appariranno come stelline a causa della limitata apertura del diaframma. Questo differisce molto dall’immagine che vediamo noi con i nostri occhi: i lampioni ci appaiono come sfere luminose. Bruttissimo.
  5. Di notte è più facile. Tecnicamente, le fotografie notturne sono più semplici da realizzare, almeno in generale. Non c’è infatti il rischio di avere il cielo bruciato per una cattiva esposizione. Anche il bilanciamento del bianco è relativamente semplice: come già detto, le soluzioni sono molteplici. Si va dallo scattare una foto ad un foglio bianco e impostarla come WB, oppure scattare in RAW e bilanciare il bianco a casa al PC. Entrambe le soluzioni sono ugualmente valide. Ma, a parte questi piccoli accorgimenti, la fotografia notturna, generalmente, è più semplice. L’unica accortezza da avere è la sovra/sotto-esposizione: una foto in notturna sovraesposta è estremamente spiacevole da vedere. Il cielo, a mio avviso, deve restare nero. Al massimo si può sfruttare la diffusione della luce artificiale. Ma non mi piacciono i cieli “gialli” o di altri colori alquanto esotici. Stesse considerazioni per una foto sottoesposta, nella quale si vedono solo luci poste a caso. Come nella fotografia diurna, anche di notte una corretta esposizione è indispensabile. Solo che qui è più facile ottenerla.
  6. Controllo. Poiché si usa il cavalletto, si ha un controllo maggiore dell’inquadratura. Si ha cioè modo di curare meticolosamente la composizione, il punto di vista, le prospettive e tutto quanto ci interessa. Questo, a mio avviso, è un punto molto importante poiché l’arrangiamento di una inquadratura fa sì che la foto sia riuscita o meno.
  7. Concentrazione. Di notte la gente in giro è poca. Quindi si possono fare le cose con estrema calma e curare tutto nei minimi particolari. Così si può mirare ad avere, alla fine della photo-session, 20 foto su 100 decenti. Quindi, mettendo assieme queste due cose (cavalletto + staticità), è più semplice concentrarsi per trovare il modo giusto per trasmettere le nostre sensazioni a chi guarda.
  8. Uno per tutti. Tutti questi motivi possono essere messi assieme in un’unica parola: sperimentazione. Sfruttare i tantissimi colori (anche e soprattutto quelli che non vediamo), le ombre e i riflessi, le scie delle auto, il mosso dell’acqua, le varie tecniche di WB ed esposizioni, la composizione e la concentrazione, porta inevitabilmente a sperimentare cose nuove, diverse, che non si possono ottenere di giorno. Un tipo di fotografia alternativa che molti snobbano, non so il perché, ma non meno importante di quella fatta in studio o di giorno.
Insomma, da questo piccolo elenco, si capisce proprio che le notturne mi piacciono. Spero il più presto possibile di potermi dedicare a fondo a questo tipo di fotografia e sottoporvi interessanti risultati. Nel frattempo, raccolgo idee più o meno creative, per le inquadrature e le locations più interessanti e stimolanti. Saluti.

Nell’attesa di una bella giornata, sto facendo un po’ di test alla nuova lente. In particolare mi interessa capire se soffre di problemi/errori di messa a fuoco e valutare la nitidezza. Non sono mancate le sorprese. Ma andiamo per ordine.
Appena ricevuto l’obiettivo, ho eseguito il famoso “test delle tre pile”, che consiste nel misurare un possibile problema di front/back focus, ovvero se la messa a fuoco avviene dove dico io oppure davanti o dietro. In quella occasione non ho rilevato particolari errori, ma volevo sincerarmi comunque del buon funzionamento dell’obiettivo.
Così poco fa ho approfittato della giornata uggiosa e fatto alcune prove. Di seguito posto le immagini e poi ne traiamo le dovute conclusioni.
NOTA: per tutte le immagini che riportano la dicitura “AF”, significa che ho scattato usando l’autofocus impostato solamente sul punto centrale.
Immagine di riferimento, ovvero non croppata:

Dati: 10mm, f/8, ISO 200

Cominciamo con i crop al 100% della regione centrale, ovvero quella dove avviene la messa a fuoco.

La distanza della siepe è di circa 15 metri. Sulla ghiera delle distanze dell’obiettivo, l’ultima distanza è 3 metri, poi c’è infinito. Si noti la differenza tra la messa a fuoco automatica e la regolazione manuale impostata su infinito.
Altri crop:

Qui invece ho usato tre diversi diaframmi per valutare la nitidezza. Si nota una debole variazione di nitidezza: a mio parere il risultato migliore è a f/7.1. Questo per quanto riguarda le parti centrali. Vediamo gli angoli come si comportano.

Anche qui si nota un evidente aumento di nitidezza spostandosi verso diaframmi più chiusi, e i risultati migliori sono f/7.1 e f/11. Anche a f/8 la cosa non è male, ma peggiora drasticamente a quasi tutta apertura.
Sono stato sorpreso da questi test: infatti mi sarei aspettato che con l’aumentare del valore di diaframma, la nitidezza aumentasse. Invece, soprattutto per il crop centrale, noto che a f/7.1 l'immagine è più nitida, anche se di poco, di quella a f/11. In ogni caso, è buona anche la resa ai bordi, cosa molto piacevole, visto che con questa focale estrema i bordi e gli angoli sono un po’ penalizzati.
Insomma, da questi esempi ho capito che se la resa massima si ha scattando f/7.1 o f/11. Probabilmente questo dipende anche dalle condizioni di luce. Sono curioso di vedere cosa succede con una giornata di sole, in modo da poter provare anche la resistenza ai flares nel controluce.
Un’ultima nota: tutte le immagini qui presentate le ho scattate in JPEG, con una tacca di contrasto, una di nitidezza e una di saturazione in più. Le cose non cambiano scattando in RAW con i parametri a 0: ho ottenuto gli stessi risultati.

Sì, alla fine mi è arrivato. Con un po' di peripezie devo dire: ordinato una decina di giorni fa da un negozio online ad un prezzo piuttosto interessante,  sono stato informato da un negozio fisico che da lunedì 02/02 i prezzi degli obiettivi Sigma sarebbero aumentati del 5-10%. Non avendo avuto la conferma dell'ordine presso il sito dal quale avevo ordinato, e con una certa paura per il successivo aumento dei prezzi, venerdì ho disdetto l'ordine e l'ho fatto presso un altro negozio online, ad un prezzo leggermente più alto.
Ho avuto subito la conferma dell'ordine e ieri ho ricevuto la mail di spedizione. Oggi pomeriggio, verso le 16, il corriere ha suonato al campanello e mi ha consegnato un pacco, ovviamente previo pagamento da parte mia. Ecco il contenuto del pacco:



Per ora ho solo fatto alcuni test sui problemi di front/back focus e sembra non essercene. Approfondirò alla luce del sole. L'importante è che ora ho la potenza dei 10mm. Non vedo l'ora di avere un po' di tempo libero e testare a fondo questa fantastica lente.

En passant, sta mattina mentre studiavo le SSP mi è venuto in mente che uno degli obiettivi della vecchia reflex a pellicola è un 50mm f/1.4. Strano che non mi sia venuto in mente prima. Sapete già di cosa parlo: macro a lente rovesciata. Ho quindi montato in il classico 18-55mm, regolato su circa 50mm e focheggiato all'infinito. Davanti ci ho piazzato il 50mm, sempre su infinito. Sorpresa: i due obiettivi si incastrano perfettamente, in quanto il diametro del 50mm è un po' più piccolo di quello del 18-55. Così ho settato il diaframma del 50 a 1.4, e manco a dirlo sta volta la luce era decisamente molta, assicurando così tempi di scatto di sicurezza e ISO bassi. Inoltre, tutto il sistema è decisamente meno pesante dell'accoppiata 55-250 + 18-55. Un prova? Eccola.


Macro

Questi fiorellini sono grandi mezzo centimetro al massimo, giusto per darvi l'idea.

Giornata fruttuosa oggi: lente macro praticamente gratis e ultrawide pagato il giusto. Praticamente due lenti al prezzo di una. 
Saluti.