Ultimamente mi sembra di aver (finalmente) trovato un modo quasi univoco per post-produrre le foto di paesaggi e lo voglio condividere con chi legge, affinché possiate dire la vostra (anche se penso che non lo farete).
La premessa che faccio è la seguente: scatto in RAW, con parametri in macchina di contrasto e saturazione a -1, gli altri a 0. Questo perché (1) con contrasto basso recupero informazioni sulle ombre e (2) voglio avere i colori più naturali possibile e aumentarne la saturazione con gli strumenti opportuni, molto più precisi. Detto questo, mostro un esempio piuttosto lampante del prima e del dopo.
PRIMA

DOPO
Layers

I passi che ho seguito per arrivare alla foto finale non sono molto complessi, anzi, e sono quelli che sto usando ultimamente. Una sorta di workflow insomma. Allora procediamo.

1. Apro il mio RAW in ACR e qui regolo solamente il bilanciamento del bianco. Solitamente vado a cercare nell’immagine un punto in cui i valori dei canali R, G, e B sono uguali e si attestano su circa 230. In questo modo è come bilanciare su un grigio neutro al 18%, meglio di così non si può fare. In alternativa regolo la temperatura colore.

2. Apro l’immagine in Photoshop in modalità 16-bit, per avere più range nella gestione del colore (che raddoppia rispetto ad un’immagine a 8-bit). E qui iniziano le regolazioni serie.

3. Come prima cosa aggiusto i livelli, ovvero trascino i cursori come in Fig. 1.
FIG. 1 - Livelli

4. Poi passo alle Curve: a seconda dell’occorrenza opero una curva ad S per aumentare il contrasto seguita o preceduta da una per aumentare o diminuire la luminosità.

5. A questo punto, unisco tutti i livelli creati e vado su Immagine/Metodo e scelgo Colore LAB. Il mio intento adesso è quello di estrarre tutte le informazioni possibili dai colori. Nel metodo LAB, duplico il livello dello sfondo, poi vado su Immagine/Regolazioni e Curve. Qui, invece dei canali R, G, B ci sono i canali Luminosità, a, b. Al primo canale applico una curva ad S, mentre agli altri due agisco come in Fig. 2. L’importante è che la linea deve passare per il centro, altrimenti ci sono sbilanciamenti di colore.
FIG. 2 - Curve LAB

6. Non mi preoccupo se l’immagine è troppo satura o se ci sono parti i cui colori sono esagerati. Tanto sto lavorando su un livello dedicato. Ora ritorno al metodo RGB e alla domanda se voglio unire i livelli gli dico di no, altrimenti perderei le modifiche. Ora posso tranquillamente fare tutte le operazioni che voglio. Troppo satura? Bene, diminuisco l’opacità del livello. Ci sono parti che voglio mantenere con il colore di prima (solitamente il cielo viene sempre male)? Benissimo, vado su Livello, e applico una maschera di livello (io scelgo solitamente quella Mostra Tutto) e poi con il pennello dipingo le parti a cui NON VOGLIO applicare la regolazione (pennello nero). Se scegliessi la maschera Nascondi Tutto, con il pennello dipingo le parti a cui VOGLIO applicare la regolazione (pennello bianco).

7. Quasi finito ma manca la ciliegina sulla torta. Perché di solito preferisco recuperare anche qualcosa dalle ombre e dalle luci. In Photoshop c’è una bellissima funzione chiamata Luci/Ombre che fa proprio al caso mio. Per avere una libertà maggiore, lavoro su un livello dedicato; quindi duplico lo sfondo e vado su Immagine/Regolazioni/Luci/Ombre e regolo i parametri a seconda del gusto personale. Da tenere presente che sto lavorando su un livello e che posso sempre applicare una maschera di livello per correggere selettivamente. Ad esempio, se il mio intento è aumentare la gamma dinamica delle ombre, quando avrò finito le correzioni, con il pennello bianco (quindi con la maschera nascondi tutto) vado a dipingere solo le parti in ombra.

8. Ultima cosa: lo sharpening. Ci sono tantissimi modi per rendere più nitida la foto. A seconda della nitidezza intrinseca dell’immagine prodotta dalla fotocamera, agisco in maniera diversa. Diciamo però che in linea di massima procedo così. Vado su Filtro/Contrasta e scelgo Contrasta Migliore. I parametri che uso sono quelli mostrati in Fig. 3., dove di volta in volta modifico il fattore di contrasto a seconda della grandezza dell’immagine. Per le foto a dimensioni originali non scendo sotto il 60%, mentre per foto ridimensionate sto sul 30%. Se voglio essere più preciso, dopo questo filtro applico anche un filtro Accentua Passaggio. Qui bisogna lavorare su un livello dedicato (al solito, duplico lo sfondo). Solitamente non alzo il raggio a più di 5 pixel, anzi diciamo che mi mantengo attorno a 1. Poi, regolata l’opacità come meglio mi aggrada, unisco i livelli con il metodo “sovrapponi” e il gioco è fatto.
FIG. 3 - Contrasta migliore

Ecco, questo è quanto. Ovviamente sono passi generali che a scriverli e a leggerli si sta molto ma che alla fine richiedono meno di 15 minuti per ogni foto. Spero sia utile a qualcun altro. Io con questo piccolo workflow mi trovo abbastanza bene, almeno per le foto paesaggistiche. Poi dipende sempre dalle condizioni di luce e dagli effetti che si vogliono ottenere.

Saluti.

Tutto è cominciato per caso leggendo un articolo della rivista “Il Fotografo” in cui si parlava di come lavorare un file RAW usando Adobe Camera Raw (ACR). ACR è un plug-in di Photoshop compreso in Photoshop Elements, Photoshop e Lightroom e permette di gestire e convertire i file RAW. La versione usata dalla rivista ho notato fosse più recente della mia, vedendo infatti alcune caratteristiche diverse e/o mancanti. Così, ho deciso di vedere se fosse possibile aggiornare il solo ACR. La versione più recente è la 5.6, che si può scaricare gratuitamente dal sito Adobe. Bene, seguiti i passi per l’installazione, è comparsa la simpatica finestra “Questa versione di Photoshop non supporta Camera Raw”. Infatti la 5.6 va bene solo per il CS4, mentre io avevo il CS3. Così, siccome da stupido non avevo fatto il backup del vecchio ACR, ho dovuto disinstallare Photoshop. Tuttavia, ho subito pensato che re-installare la stessa versione non mi avrebbe portato benefici, così mi sono ricordato che era possibile scaricare una versione di prova dei prodotti Adobe. Quindi ho proceduto con il download di Photoshop CS4 Extended (1.15 GB di roba) e la conseguente installazione. Poi ho aggiornato anche ACR alla 5.6 (il CS4 nativo aveva la 5.0). Detto questo, ho smanettato un po’ con questa nuova versione di Ps ed ecco le migliorie che mi sono saltate subito all’occhio:
- nuova interfaccia grafica, decisamente più user-friendly;
- le regolazioni più importanti sono a portata di click, in quanto c’è un pannello (personalizzabile) fatto apposta, dal quale si possono richiamare le regolazioni che si usano di più. Interessante il fatto che le regolazioni vengano applicate direttamente con maschere di livello e non sul livello dello sfondo;
- la velocità di azione è decisamente più alta, anche con un hardware non particolarmente indicato all’elaborazione grafica come il mio (praticamente senza scheda grafica dedicata). Penso che abbiano migliorato la gestione della RAM e del processore;
- presenti nuove regolazioni e nuovi strumenti che devo ancora utilizzare ma che farò al più presto.
Del nuovo ACR 5.6 posso dire che ho trovato veramente utile - ma proprio tanto - la funzione del filtro graduato, che ho notato essere più semplice da usare di quella di Lightroom (o forse sono io che con Lightroom sono un po’ negato). In ogni caso penso che Photoshop si mantenga al top per quanto riguarda l’editing fotografico.
Se lo volete provare, vi consiglio di crearvi un account sul sito Adobe e scaricare la versione di prova che non ha alcuna limitazione (tra l’altro è anche la versione Extended) ma solo un periodo di utilizzo di 30 giorni a partire dalla prima installazione. Insomma, abbastanza tempo per divertirsi e provare questa bestia.