Scattare fotografie di notte è più complicato di quanto non possa sembrare. Ci vuole una tecnica tutta particolare, molto diversa da quella per le foto di giorno. Ecco quindi alcuni punti da seguire per ottenere delle foto decenti - dal punto di vista tecnico - di notte.
  1. No flash. Vi prego: basta con questi flash di notte. Non se ne può più. Di notte non si usa il flash, a parte in condizioni particolari come la ritrattistica e le foto a persone in generale. Ma se si deve fotografare una piazza, una chiesa, un monumento o altro, il flash deve restare assolutamente spento.
  2. Il treppiede. La luce, di sera, è ovviamente poca e per far entrarne abbastanza bisogna prolungare l'esposizione. Anche se scattiamo a tutta apertura, i tempi di scatto sono sempre molto lunghi (tipicamente sopra il secondo). Quindi è ovvio che è obbligatorio l'uso di un cavalletto che sia il più stabile possibile, altrimenti il micromosso rovinerebbe tutto quanto.
  3. ISO bassi. Molte fotocamere compatte, se usate in automatico, impostano un alto valore ISO (da 800 in su) per fare in modo da ridurre il tempo di posa. Tuttavia ci si rende subito conto che la foto appena scattata è affetta da una granulosità paurosa, che ovviamente dà fastidio e rovina tutto. Per evitare questi spiacevoli inconvenienti è opportuno abbassare il valore ISO a 100 oppure 80, se la fotocamera lo permette. In questo modo, però, si deve aumentare il tempo di posa e quindi serve un cavalletto.
  4. Diaframmi. Con le reflex, per le quali è possibile regolare il diaframma dell'obiettivo, ci sono essenzialmente due possibilità. Se si fotografa con diaframmi aperti, le foto avranno meno profondità di campo e meno nitidezza. Le luci dei lampioni, inoltre, saranno delle sfere contornate da aloni di luce. Chiudendo i diaframmi (ad esempio f/18), la nitidezza aumenta molto e le luci dei lampioni saranno a forma di stelline. Solitamente le foto vengono meglio con i diaframmi chiusi, ma anche qui dipende dalle situazioni e dai gusti. E' chiaro che chiudendo il diaframma il tempo di posa deve aumentare.
  5. Bilanciamento del bianco. Questo è un argomento molto delicato. Infatti, mentre di giorno la luce solare si può considerare bianca, di notte, invece, le luci artificiali sono tutt'altro che bianche. L'occhio umano, purtroppo, non se ne accorge e vede come se la luce fosse bianca (il cervello è un ottimo processore d'immagine). Ma i sensori e le pellicole non sono gli occhi, e si accorgono subito della non-neutralità della luce. La luce gialla dei lampioni e delle lampade fa sì che le foto vengano tutte con una dominante rossa e arancione, conseguenza della temperatura colore della luce gialla (circa 5000 K). Per risolvere il problema, si devono bilanciare i toni del grigio e del bianco. La soluzione sta nell'abbassare la temperatura colore sui 2500 K circa; questo si può fare direttamente in macchina se si scatta in JPEG, attestando il WB su "tungsteno" oppure regolando direttamente la temperatura colore, se la macchina lo permette. Se si scatta in RAW, la correzione da fare risulterà più precisa, grazie ai software dedicati, che permettono una vasta gamma di valori per la temperatura colore. Per rendervi conto dell'importanza del bilanciamento del bianco, vi mostro un esempio. È un particolare della Basilica di San Marco, scattato in RAW. Questo, quindi, è quello che il sensore ha visto:

Mentre questo è quello che l'occhio vedeva, cioè una volta corretto il WB:

Si capisce quindi l'importanza del bilanciamento del bianco, che spesso viene trascurato nelle foto "giornaliere".
Questi sono i principali punti da tenere sotto controllo per le fotografie in notturna. Poi, ci sono altri trucchetti come ad esempio: usare un telecomando per lo scatto remoto, utile soprattutto per tempi maggiori di 30 secondi, ovvero in modalità "bulb". In questa modalità si deve tenere premuto l'otturatore per il tempo che si vuole (anche 1 secondo, non è obbligatorio fare pose da 1 minuto), quindi il telecomando è indispensabile in quanto si può bloccare il tasto di scatto, evitando l'introduzione di vibrazioni sul sistema macchina + cavalletto. Altra cosa da non sottovalutare è l'uso di un buon paraluce, per smorzare la luce degli altri lampioni che non compaiono nell'inquadratura. Altra cosa: se si dispone del live view è sicuramente un'ottima cosa, dal momento che è facile assumere posizioni strane in quanto la fotocamera è attaccata al cavalletto e quindi è vincolata a dei movimenti fissi. Altra bella cosa è cercare di prolungare il più possibile l'esposizione: se davanti all'inquadratura passano delle persone o delle auto o qualcos'altro, ci possono essere degli effetti interessanti che spezzano la staticità della foto.
Insomma, queste sono solo alcune cose che mi sono venute in mente per quanto riguarda le foto in notturna, ma sono sicuro che ce ne sono molte altre che ignoro!

8 Responses to "Fotografare di notte"

  1. gravatar Anonymous Says:

    Que linda la catedral.

  2. gravatar Filippo il mulo Says:

    Basilica, non cattedrale... :)

  3. gravatar Deezzle Says:

    Chissà chi è sto joanna. Io non conosco.

    :(|)

  4. gravatar Filippo il mulo Says:

    Questo post mi ha fatto riflettere. Ti espongo le mie riflessioni da persona totalmente ignorante.
    Allora, l'occhio è un sensore e il CCD è un altro sensore. (Immagino che la tua macchina abbia un CCD, ma non è questo il punto.) Con tutto che il CCD è più sensibile al blu che al rosso, lui di notte vede la luce più rossa di quanto vede l'occhio. So che l'occhio di notte è molto più sensibile al blu che al rosso, e immagino sia per questo che l'occhio vede la basilica illuminata di bianco anche se è illuminata di rosso.
    Quindi in pratica l'occhio è un sensore meno oggettivo del CCD? La vera basilica è più simile a come viene vista dal CCD? Ho capito giusto o ho cannato di brutto?

  5. gravatar Deezzle Says:

    Esattamente Filippo. L'occhio cerca sempre di ricondurre il colore della luce ad una tonalità neutra. O meglio, è il cervello che fa questa operazione. Ad esempio, se io mi mettessi di fianco ad una parete completamente gialla, tu comunque mi vedresti "normalmente"; se invece ci punto il CCD della macchina fotografica, io appaio "giallo", questo perché il sensore della fotocamera non fa le operazioni di "correzione" che fa il nostro cervello. E' per questo che quasi tutte le fotocamere digitali hanno l'opzione del bilanciamento del bianco, così noi gli diciamo "guarda che la luce 'vera' dell'oggetto non è quella che vedi tu".

  6. gravatar Filippo il mulo Says:

    Sono contento di vedere che il mio cervello funziona ancora! :)
    Quindi in pratica noi "falsifichiamo" le fotografie... figo.

  7. gravatar Alekos Says:

    vorrei aggiungere un dettaglio importante per quando si fanno fotografie di notte. la temperatura.
    a meno che non sia piena estate (questo vale per l'italia e non per londra...) o non si sia ai caribbean, fa un freddo cane, star fermi a fare foto, spesso per esposizioni lunghe. questo significa due cose. un, bisogna vestirsi molto bene, giacca pesante, cappello e guanti e due, col freddo la durata della batteria e' diminuisce notevolmente, quindi si consiglia di averne una di scorta, o almeno di averla a piena carica.
    il resto, concordo con quello che il buon vecchio dee ha detto.

  8. gravatar Deezzle Says:

    Giusto! Attenzione al freddo perché è molto fastidioso!